mercoledì 21 dicembre 2011

SCARCERAZIONI IN ITALIA... varie ipotesi e riflessioni sul tema.

DECRETO SVUOTA CARCERI IN ITALIA




......che cosa è accaduto ?


Approvato in Consiglio dei ministri il cosiddetto pacchetto "svuota-carceri" voluto dal ministro della Giustizia Paola Severino.Il complesso dei provvedimenti prevede due decreti legge, un disegno di legge, un decreto del presidente della Repubblica e un decreto legislativo. Tra i primi effetti del pacchetto, l’uscita progressiva dal carcere di circa 3.300 detenuti, per effetto del decreto che alzerà fino a 18 mesi la pena residua che si può scontare ai domiciliari. Esso sancisce l’uscita dal circuito carcerario per gli arrestati in flagranza di reato, e in generale di quanti alimentano il fenomeno delle cosiddette porte girevoli, entrando in carcere per la sola immatricolazione per poi essere scarcerati o inviati ai domiciliari. In questo caso il beneficio sarebbe di circa 21mila detenuti di passaggio in meno ogni anno negli istituti detentivi italiani.In conferenza stampa, il ministro Severino ha annunciato un aumento dello stanziamento per la Giustizia di circa 56 milioni di euro. «Testimonia l’attenzione del governo per i problemi dell’edilizia carceraria – ha detto il ministro – e io stessa darò conto di ogni euro dello stanziamento che ci è stato affidato». Severino è poi entrata nel merito delle nuove misure adottate: «Ci sono 21mila detenuti che entrano ed escono dal carcere nel giro di tre giorni – ha detto -. Abbiamo pensato a una soluzione limitata a reati che hanno una contenuta offensività e che destano un relativo allarme sociale. Nel giro di 48 ore questi detenuti andranno davanti al giudice e al pm, che potranno decidere se disporre i domiciliari, la libertà o la detenzione in carcere. Oggi il periodo è il doppio, in carcere si può trascorrere fino a 96 ore. E comunque col nuovo provvedimento non si dovrà transitare per il carcere per quel breve lasso di tempo».Per i reati con una pena massima fino a 4 anni sarà possibile a discrezione del giudice applicare la condanna alla «reclusione detentiva ai domiciliari». Paola Severino ha anche spiegato in cosa consista la «Carta dei diritti del detenuto» che indica «cio che può fare e ciò che non può fare». Uno strumento che «potrebbe aiutare molto a superare quel disorientamento che pervade chiunque entri per la prima volta in un carcere».«Io non ho mai escluso che l’amnistia e l’indulto possano essere mezzi che contribuiscano allo svuotamento delle carceri, però non si tratta di un provvedimento di matrice governativa. Sarà il parlamento a decidere e se lo farà, con la maggioranza qualificata che serve, io non lo contrasterò». Ha aggiunto il ministro, che poi ha spiegato meglio il suo pensiero: «Per parte mia ho cercato di fare quel che potevo e dovevo, nessuno ha la bacchetta magica, nessuno ha la ricetta per risolvere con un singolo intervento il sovraffollamento nelle carceri, ci vuole un insieme di misure».
Qualche tempo fa in oltre quattrocento deputati hanno detto sì alla manovra Monti, e questo basta a far diventare reali le nuove tasse senza avere avuto in cambio nessuna concessione o libertà maggiore. Il tutto benedetto dal regista dell’operazione, Giorgio Napolitano, si può dire che il presidente ormai è stato arruolato a pieno titolo dal club di banchieri e finanzieri che comanda in questo Paese. Il 16 dicembre 2011 , per esempio, hanno deciso che è giusto svuotare le carceri mandando a casa (ai domiciliari) anzitempo 3.300 detenuti che potranno scontare tra le mura domestiche gli ultimi 18 mesi di pena. Riepiloghiamo: il 16 dicembre 2011 il governo dei tecnici ha deciso due cose: La prima è di aumentare le tasse a tutti i cittadini Italiani , la seconda è di abbassare la pena a chi ha rubato e a criminali di vario genere. Dicono: le carceri erano affollate, qualche cosa andava fatto. Giusto, ma sono affollati anche gli incubi di pensionati, proprietari di casa e automobilisti alle prese con rincari e vessazioni che ti fanno sparire un mese di stipendio all’anno. Possibile che il governo di emergenza che doveva varare la liberalizzazione economica, l’unica "libertà" l’ha data ai delinquenti? se si parla di libertà e di giustizia, di equità, non si parla di certo di fare uscire i galeotti e le persone che hanno commesso dei reati da galera ! a me pare che questi detenuti abbiano deciso di mettere in scena la loro condizione di vita "insopportabile" picchiano contro le sbarre delle loro celle, facendosi vedere i martiri della situazione, perchè già non ne hanno abbastanza avute delle loro delinquenze che ora poi, con la scusa della malaigene e altre scuse hanno iniziato a protestare addirittura! La protesta e' avvenuta la prima volta , in alcune carceri del Lazio e precisamente a Regina Coeli e Velletri. Il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, ha reso noto che l'obiettivo della "battitura" da parte dei ristretti mira a richiamare l'attenzione "dell'opinione pubblica sulle drammatiche condizioni di vita all'interno delle carceri''. "I detenuti , ha spiegato Marroni, hanno protestato in modo non organizzato, negli orari riservati al pranzo e alla cena. A Regina Coeli si e' anche registrato il caso del lancio di una bomboletta di gas accesa contro un agente di polizia penitenziaria. I problemi sollevati dai detenuti sono quelli noti che affliggono il sistema carcerario italiano: sovraffollamento, scadente qualita' di vita nelle celle, carenza di agenti di polizia penitenziaria, di educatori e di risorse finanziarie che rendono scarse o nulle le possibilita' di socializzazione o di intraprendere un percorso di formazione professionale da utilizzare al di fuori del carcere". "Le proteste dei detenuti si aggiungono a quelle, dei mesi scorsi ha concluso il Garante - degli agenti di polizia penitenziaria che a piu' riprese hanno protestato contro la situazione delle carceri italiane''.


IPOTESI SUL PERCHE' DELLE SCARCERAZIONI COATTE IN ITALIA




Partendo da un discorso filosofico: si sa che l'Uomo se vuol vivere in società può farlo, solo se rispetta le regole comuni che si sono costituite col tempo , le quali regole sono state stabilite nel corso dei secoli. Tali regole dovrebbero essere rispettate da tutto il popolo, dunque da tutte le persone in ugual misura ma , la legislazione e le sanzioni penali a chi sgarra le regole , dovrebbero essere equilibrate e non proibitorie ai massimi livelli : spesso infatti, ad una forte pressione proibizionista , la persona tende a uscire dal canone della stessa regola e per questo accade che viene condannata o meno, ma questo è solo un effetto post e dunque è stata lo stesso obbligo forzato e proibitivo che ha portato la persona a compiere o meno un atto o un azione. Per cui ritengo che nell'ambito della giustizia , non esista un chiaro senso di Equilibrio ed equità nelle pene , nella giustizia.Il discorso che ancora vorrei affrontare , trattando appunto il tema della scarcerazione in atto e di come per quanto dura sia la seguente riflessione , va fatta : innanzitutto vi è da dire che ci sono reati e reati, sistemi complessi , burocrazie , apparati vari e vari articoli di una costituzione che è stata approvata dalla repubblica Italiana e che non tutti sanno rispettare appieno o che conoscono. Per quanto riguarda la giustizia, il sistema giuridico in specifico, ci si trova di fronte ad una situazione che se non denunciata rischia di rimanere nel dimenticatoio.


CRIMINALI DI SERIE A E CRIMINALI DI SERIE B? ... DAVANTI ALLA LEGGE TUTTI UGUALI, PARLANO I FATTI!


Il sistema nel suo complesso, avvantaggia molto spesso le persone che riescono a farsi notare come scaltri ; per fare capire il mio discorso : Vi sono due tipi di criminali possiamo definire così:


-c'è quello che uccide o commette reato per questioni puramente Materiali, per eredità, soldi, sfizi personali e quasi mai questo sta alla fame.


-c'è quello che uccide o commette un reato per orgoglio o perchè, non consapevole e non avido di successo, non gli interessa commettere questo reato per ottenere qualcosa di materiale, avere un tornaconto materiale dunque .


Fra questi due tipi di criminali, il secondo tipo, viene ritenuto il disturbato mentale della situazione , quello che non si rende conto di aver compiuto un atto criminoso solo per il fatto che non avrebbe avuto le capacità mentali e psicologiche o intelligenti , per poterlo fare , in questo caso il sistema giuridico lo ritiene un criminale da processare e da condannare ; questa forza di atto invece, con il primo tipo di criminale (quello che ammazza o che commette reato per questioni avide, materiali ), viene sostenuto dalle norme e dalla società, che lo avvantaggia, perchè questi, avendo compiuto un atto per materialità, e nella società contemporanea purtroppo, vanno avanti il 70% di questo tipo di persone, che pur non essendo criminali, scendono a compromessi con un Ambiente sociale che li elogia! Mentre le persone comuni che vorrebbero vivere in equilibrio e che semmai hanno molte qualità , rimangono nell'anonimato e vengono oltretutto schiacciate da queste situazioni ingiuste! Ancora: i criminali che uccidono per questioni materiali, o comunque commettono reati minori, ma per : estorsioni, soldi, beni materiali , essendo scaltri riescono molto spesso ad avere la meglio , rispetto gli altri.. il problema che si pone , è che la giustizia e non solo , la Psicologia, la Criminologia, la Società , avvantaggiano in un certo senso questi ultimi , mentre i primi tipi (quelli che uccidono o che commettono un reato magari anche solo per legittima difesa ) senza aspettarsi nulla di materiale o di tornaconto economico , queste persone vengono ritenute insane di mente , malati psichiatrici . Davanti alla legge Entrambi, dovrebbero essere giudicati! non che gli uni (i secondi) se senza possesso di requisiti mentali o astuzia alcuna, si ritrovano a dover scontare più pene che gli altri (i primi) perchè essendo scaltri e furbi, commettendo reati per qualcosa che la società predica (perlomeno in questi tempi) , allora vengano appoggiati e semmai scontino meno pene detentive degli altri ! Questa situazione la si rende palese dal fatto, che ora , vengono scarcerati 3000 detenuti che hanno appunto, pene differenti , che possono essere dell'una o dell'altra categoria ma che di fatto, non avrebbero la bencheminima giustizia lecita ed onesta! Non si è , cioè in un discorso di equilibrio ! Intendo dire che , se da una parte , nella modernità ad esempio, la società del 900 sposava l'idea che vi dovevano essere leggi severissime e che l'individuo doveva assolutamente pagare le sue pene e la vita stessa, condannando gli uomini al lavoro, ad una vita pesante, al rispetto forzato di regole di convivenza, anche nelle carceri stessi e nei centri psichiatrici , nella società odierna invece, si appoggia un discorso più blando e si parla di Flessibilità estrema, in tutto , persino lo stesso ambiente giuridico ed un senso del vivere bene come vivere guadagnando benessere, materialità e l'economia e la finanza come padrone di un' etica scontata, ecco allora che il criminale o il detenuto che commette un reato per ottenere in modo scaltro e raggirando talvolta la legge, arriva a pagare meno dell'altro che , ritenuto poco furbo si "fa scappare" la situazione di mano perchè spinto da questioni emotive o interiori . Insomma : il confine tra legalità e illegalità è troppo sottile! Non c'è Equilibrio, non c'è rispetto, non c'è giustizia , poichè la legge non guarda in faccia a entrambi i criminali (tipo uno e due *) mentre ne avvantaggia solo uno! Psicologia , psichiatria, criminologia, società, si avvantaggia solo chi loro comodo al sistema e ne rispecchia i valori ! Insomma si può dire che , in base ad un' epoca storica, ogni società avantaggi un certo tipo di persona che torna utile al sistema stesso ! E cosi come gli stessi assassini o criminali (del tipo uno) ,quello cioè che lo fanno per tornaconti personali e materiali, anche le persone che sebbene non siano criminali, ma arrivano nel loro obbiettivo , carriera lavorativa, nella loro vita in generale , tramite la loro sudditanza e adeguamento (senza dignità) ad un sistema che tramite loro si autoelogia e li favorisce . Queste persone sono una quantità massiccia rispetto alle persone comuni (cioè quelle che vogliono vivere la propria vita in santa pace e che per vivere, si adeguano alla pura ammirazione della vita stessa) . Quelle persone che si adeguano ad un sistema che li corrompe per primi , sono quindi, vittime e carnefici al tempo stesso. Quello che voglio ribadire e per cui ora mi riaggancio al discorso di ingiustizia è che alla fine , quelli che avrebbero da contestare perchè persone oneste, sono appunto quelle comuni che si fanno i fatti loro .
vi è da dire oltretutto che non c'è giustizia nemmeno fra gli individui , c'è chi si definisce Razionalista e scientista e ad esempio , afferma che tutto è relativo : non esiste bene ne male, sono concetti relativi e che c'è una spiegazione per tutto, per cui sarebbe come dire che : "visto che doveva andare così e che le "prove fornite" sono quelle, allora.. " grazie a questo, molto spesso , sempre tornando al discorso di giustizia e giurisdizione , si lasciano fuori colpevoli o si mettono dentro i non colpevoli o comunque si fanno errori, poichè cercando assiduamente prove razionali e quindi che rispettano parametri molto rigidi , lo scaltro appunto, (il primo tipo*) che riesce a raggirare queste prove magari ha la meglio rispetto a un povero ignorante che invece non riesce a dimostrare nulla , poichè anche ritenuto insano di mente, psicolabile o stupido .. Insomma un altro modo che il sistema ha per elogiare un certo tipo di persona che fa comodo al sistema stesso. Inoltre questi razionalisti stabiliscono che c'è una vita sola e va vissuta ma, con condizioni e sono quelle di cercare assiduamente una risposta a tutto . Vi sono addirittura quelli che arrivano a sostenere che c'è chi ha anima e chi no, ma sin qui nulla di male... Sono solo teorie, però non posso reggere un discorso che per sentito dire suona così: " Ci troviamo di fronte a grandi criminali nella storia con anima e gente senz'anima che rispetta il prossimo! E' una triste verità!" . Resta da chiedersi , chi sa di essere eterno cosa ci guadagna nel fare del male agli altri?  ! In pratica, per molti i criminali che uccidono o che commettono crimini, sono proprio quelli con personalità ! A me sembra un discorso parecchio discriminatorio e soprattutto assurdo. Non vi è poi da meravigliarsi se la gente si allontana da certe "filosofie " e imbocca altre strade.
Ci troviamo inoltre, al paradosso istituzionale , in cui si ha un Ministero della giustizia , miliardi di documenti e di atti firmati e controfirmati , miliardi di detenuti (fra colpevoli e non colpevoli ma condannati) disequilibri, come dicevo prima, carceri e persone che seriamente si arrabbiano e si indignano assolutamente consapevoli, che la giustizia in questo paese come il diritto naturale , non esiste, se non scritto stampato sui libri di testo x le università o nei sussidiari o nei libri di educazione civica ( che tanto amavo ) . Insomma, mi chiedo , senza entrare in meriti di appoggiare un governo o l'altro : come sia possibile che in un cosiddetto "Stato di Diritto" , per cui la giustizia , se pensata tale, dovrebbe funzionare onestamente mentre questi continuano ad elogiare e rappresentare senza onestà , un mondo di giustizia che non esiste!!!!
Inevitabile, questa soluzione non può che suscitare : indignazione, Rabbia e stupore : possibile che non ci sia mai una cosa che vada giusta in questo paese?
Concludendo : Credo che ogni sorta di atto criminoso davanti alla legge debba essere valutato dai fatti e non dal movente e ogni criminale valutato in base agli atti compiuti senza dare importanza alle motivazioni che spesso servono per denigrare ulteriormente o avvantaggiare una situazione.


E I POVERI COMUNI MORTALI?




Un altro mio pensiero è rivolto alle persone semplici e pacifiche cioè in quelle persone che aldilà del loro credo e della loro personalità hanno un senso comune e di unione , un senso di rispetto verso il prossimo e non vogliono sporcarsi scendendo ai compromessi sporchi che il sistema propone o costringe. Non è infatti una scelta saggia quella di sguinzagliare in libertà questi "randagi", soprattutto in un periodo di crisi come questo dove già la gente inizia a lottare per il pane. Non vi è da meravigliarsi se poi più reati aumentano ma forse tutto ciò è perfettamente calcolato per dimezzare un pò la gente comune, soprattutto questo fatto, che potrebbe fare comodo ai soliti pochi di certe elite. Del resto non c'è da meravigliarsi, la legge è sempre stata molto relativa, dissonante e un pò come la psicologia, è un'arma a doppio taglio che favorisce chi la conosce meglio ma soprattutto chi ha il potere. Esistono però parametri standard e un limite a tutto...
Io ritengo che l'equilibrio sia la miglior cosa, in ogni contesto, credo sia lecita la libertà ma credo anche che ci vogliano delle regole per il comun vivere ! Troppo proibizionismo porta brutti effetti collaterali, troppa libertà porta al niente! L'uomo, un pò Dio un pò animale, ha bisogno di far sopravvivere entrambe le sue parti di sé, se queste trovano giusto equilibrio dentro di lui grazie anche a insegnamenti esterni di conseguenza esso ha un miglior rapporto anche verso l'esterno. Troppi proibizionismi e troppe repressioni portano sono spesso cause di atti criminosi, troppa libertà porta a niente. L'intelligenza spesso elogiata dal sistema è quella forma di intelligenza che ti insegna a schiacciare gli altri, a godere dei mali altrui, a specularci sopra. Il male e il bene saranno anche concetti relativi, ma credo che nonostante esista una soglia molto sottile fra essi vi sia un senso di vivere comune fra gli esseri viventi, la compassione, il rispetto e l'altruismo sono quelle forze che consentono la sopravvivenza della specie(anche di altre specie), che diviene un individuo unico formato da tante piccole cellule. Aiutare anche chi è diverso, unire e mai dividere, rispettare le idee altrui e rispettare anche chi ha idee differenti dalle tue... Valori che di questi tempi non esistono più e chi ancora li pratica oltre sentirli veri viene spesso reputato un illuso o un ritardato o peggio un problematico con un QI inferiore alla media. Non sono le mie tante belle parole buttate al vento, ma colme di significato, idee che ho realizzato e continuo a concretizzare nel mio quotidiano vivere non certo dietro uno schermo... Ma sembra che tanta fatica spesso serva a poco per non dire a nulla. Ci si ritrova inabissati e soppiantati da chi ha fatto del male e vuole continuare a farlo nel modo più assoluto. Tanta fatica per costruirsi un piccolo futuro in un piccolo luogo di nicchia con tranquillità e pochi averi per poi tremare di irrequietezza davanti a una legge ingiusta, un sistema pericoloso che spesso nuoce ai più deboli e che nessuno ha deciso ancora di stravolgere....
Potete contestare le mie parole, farmi notare le mie contraddizioni, se ne può parlare..... Io non ho problemi, sono qui!
Samantha Buldrini.

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