domenica 27 novembre 2011

vittime del comunismo e del razzismo. La piramide delle cooperative di tipo B

                                                       Vittime del comunismo  

Da quando esiste il sistema economico e assistenziale del tipo  , meccanicizzato e diretto su percorsi di differenziazione funzionale, la crisi del positivismo e di tutte quelle forme assistenziali che tendevano a segregare le persone differentemente abili, negli anni dal dopoguerra ai 70',  la stessa scienza positiva che forniva loro un ubicazione stabile ma rigida e soprattutto da cui le persone differentemente abili  difficilmente potevano ambire a dun posto di lavoro o comunque ad una vita serena … ecco negli anni 90’ si è assistito ad un passaggio differente , per il sociale , dopo un periodo di transizione si è arrivati a sostenere la nascita e lo sviluppo delle denominate “cooperative sociali” , di tipo a e b . Cooperative, appunto, perché dato il passaggio da un discorso di assistenza ma differenziata, c’era bisogno di creare qualcosa di più comunitario e vincolante, così da iniziare un percorso per i servizi sociali, e per le associazioni, per il terzo settore in generale, il quale andava costituendosi e rafforzandosi in questi stessi anni, come risposta e come contro-offensiva ad un sistema rigido ma al tempo stesso si è iniziato a relegare queste povere persone ad un discorso di un assistenzialismo da baby sitting e dal quale autonomamente faticano ad uscire e a cercare un lavoro inserito in un contesto di normalità , appunto perché vincolati e con le mani legate e con relega a vita di un certificato di disabilità, chi di invalidità e costretti comunque a lavorare il luoghi non solo differenzianti ma anche in ristrette cerchie dove si inseriscono sempre e comunque , parrocchie e politiche restrittive. Inomma , quello che tendo a sollevare in specifico con questo post, anche per trattare temi come  il discorso sulla germania e la chiesa luterana appunto che relega i ragazzi portatori di sindromi down e disabili ..Cina individui strumentalizzati usati come pedine ed è questa la tristezza e la situazione  che sarebbe da denunciare, diciamo o perlomeno iniziare a parlarne!.

                          La piramide delle cooperative di tipo b (per disabili)

Purtroppo vi è da segnalare un'altra questione , ed è la seguente : all'interno delle medesime cooperative, purtroppo , vi è anche da dire che si fanno dei veri e propri mistumi (scusate il termine) di persone, si mischiano differenti casi e molto spesso sono persone che hanno subito le situazioni più differenti, ad eesempio ex tossici o persone che hanno perso un genitore , persone che hanno difficoltà o che vengono ritenute tali; molto spesso per prima i servizi sociali , in collaborazione attiva con parrocchie o centri tipo Sert, prendono in carico queste persone, per le quali, non solo inizia un calvario infinito bensì si troveranno inseriti in un luogo in cui ovviamente non si sentiranno bene, c'è da denunciare e trattare un tema importante ora : All’interno di queste cooperative si fanno delle gerarchie non si capisce come si siano formate.
Non si sa con quale parametri vengono scelti gli educatori , se hanno conseguito diplomi o lauree o semplicemente si sono inseriti per parrocchie . Poi la cosa da mettere in luce con particolare rilevanza è il fatto che accade anche , non si sa in che modo , ci si ritrova all'interno delle stesse cooperative delle sorte di gerarchie, basta vedere il fatto che vi sono persone inserite all'interno delle medesime che sono da un momento all'altro come passate di grado, nel senso che ci si trova anche dei casi in cui alcuni dipendenti , perchè di duro carattere , vanno addirittura ad affiancare il direttore diciamo della stessa cooperativa. Alcune informazioni mi sono state dette e mi sono informata anche di persona ed effettivamente , posso dire che all’interno delle cooperative di tipo B vi sono gerarchie ferree anche fra gli stessi ambiti di lavoro , e fra gli stessi lavoratori , cioè per spiegarsi meglio : chi è timido e riservato ad esempio, molto facilmente ricopre la mansione tipica del lavoratore manovale di cooperativa e farà lavori manuali ma soprattutto, seguito dagli stessi educatori , con leggi di soffocamento e controllo... oltretutto la situazione più paradossale è che questi stessi operai manovali potremo definirli , finiscono per essere controllati da altri colleghi di lavoro , spesso ex galeotti o ex-tossici, quindi non veri e propri disabili, che appunto, data la loro spiccata stronzaggine e attitudine al comando si fanno vedere valorosi ed arrivano talvolta ad affiancare il direttore ; questi spesso con un comportamento aggressivo ed esuberante assumono potere all'interno della cooperativa perchè utili : ritenuti più idonei dei veri disabili . Vi è da parlare del fatto che  i disabili o comunque quelli che rimangono in ultima fila si sentono derisi e sfruttati da gente che si è assunta o che hanno assunto per un incarico il ruolo di comando / caporeparto: talvolta vi è da dire che il capo della cooperativa risulta essere ostile con i disabili stessi non dicendo nulla e dando solamente degli ordini … insomma : questi ragazzi diversamente abili già non godono del trattamento giusto, ossia del loro rispetto, e non sottomissione, poi si ritrovano disgraziatamente ad essere tenuti sotto controllo da tutto e tutti.  Insomma una disgrazia continuativa , essi sono vittime di un percorso storico di rottura con il positivismo , anni 70', poi vi è stata una fase di transizione e poi negli anni 90' sono iniziate ad esserci le cooperative che così stabilendo la priorità di inserire i ragazzi all'interno e renderli dipendenti di questi percorsi in un certo senso obbligati. Questi ragazzi si sentono  senza speranza,  di essere veramente problematici e dipendenti da un baby sitting esterno. La cosa  più grave di questi stili comunitari , come dicevo in precedenza, è che questi ragazzi tendono poi ad essere sfruttati e tendono a formarsi delle ingiustizie causate a sua volta dalle ferree gerarchie  all’interno delle stesse situazioni lavorative che molto spesso non vengono trattate nè comprese dalle stesse persone che sono inserite in queste cooperative e che hanno semmai delle loro difficoltà personali, non solo ad essere trattate bene , ma anche ad essere rispettate come persone Umane. Vi è inoltre, da segnalare , un'ulteriore fattore molto preoccupante : tempo fa mi sono ritrovata a discutere con un collega che si occupa di Sociale ed Educazione, sui temi appunto dell'assistenzialismo, della questione disabili non solo in Italia ma anche all'estero, ho proposto a questa persona , dato che insegna sociologia dell'educazione e della famiglia, come queste persone , potrebbero essere veramente aiutate , non attraverso , appunto, inserimenti in cooperative di tipo b , se non in casi eccessivi , e date magari loro, un lavoro fra i normodotati, fra le persone normali , in modo da inserirle nel mondo del lavoro e non continuare a perdurare in una differenziazione funzionale che ha fatto comodo solo al sistema , non alle persone ! Ebbene , questa persona, mi ha fatto presente, che se noi in Italia abbiamo le cooperative di tipo a e b , dove inserire i disabili, in Germania ad esempio, è soprattutto la chiesa  Luterana ad occuparsi di gestire la vita dei ragazzi dawn , istituendo dei centri parrocchiali e delle comunità , dove Solamente i ragazzi dawn (in questo caso, molto disabili ) , devono essere inseriti dalle famiglie e dalle comunità , le quali si devono prendere cura di loro, ma non dandogli l'opportunità di confrontarsi con gli altri, bensì segregandoli ad una vita tutta specifica per loro , con tanto di : lavoro in azienda, divertimenti, discoteche, svaghi , solo esclusivamente per loro: questo per me è come razzismo, non solo, pura differenziazione che fa venire i brividi .  Discutendo sempre sul tema , a questa persona  ho fatto ben presente il discorso che avevo iniziato prima , circa il fatto che all'interno delle medesime, non solo vengono attuati degli atti di mobbing, gerarchie, umiliazioni , vengono messi tutti i ragazzi ritenuti diversamente abili, ma che , di fatto provengono da differenti situazioni , messi tutti assieme una sorta di aggregato di differenti problematiche estreme. Talvolta queste persone , si possono anche sentire tali, ossia davvero problematici se etichettati a vita in quel modo e questo non è bello! Ma anche vedere un ex tossico, un ragazzo dawn , ed una persone che ha perso un genitore e che per depressione sono stati inseriti nella cooperativa, tutti insieme, fra di loro, un'unione che li porta automaticamente a confrontarsi , ma non in un modo onesto e costruttivo come fra 2 persone considerate normali, in modo obbligato dall'esterno, da una rete esterna e dai servizi , che li obbligano a dover convivere ed essere sottostanti addirittura a gerarchie , in cui , quelli che  hanno un carattere più estroverso e duro, a volte violento, vengono messi come aiutanti dei capi e come controllori ??  A me pare ovvio che queste situazioni non siano piacevoli e che debbano essere per questo messe in luce, spero cambi qualcosa prima o poi .


Buldirni Samantha 

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