Siamo  in Italia .. è quale altro paese al mondo , se non il nostro ,  conoscono politiche assistenziali e infermieristiche , dotate ( e badate  bene ) di sani principi Cattolici . guai a chi li tocca.. 
Ho intitolato così il mio post, non a caso..ed ho aggiunto  infermieristica  .. eh si , perchè il discorso che sto per affrontare , ha per principio  , il fatto che fare assistenza dovrebbe essere un optional nei reali  casi di emergenza , da parte degli operatori sociali, enti e servizi, i  quali appunto dovrebbero assistere , si , ma nei casi di vera e propria  necessità. Sarebbe un discorso ben lungo ed articolato da affrontare, ho  provato non già con post precedenti a questo (vedi disabili ,  cooperative . *)
In  questo lavoro , vorrei affrontare il tema dell’assistenzialismo da  sistema protezionistico a moralistico-cattolico, conservatore ,  parrocchiale .
Purtroppo  haimè, in Italia se ne vedono molti di casi in cui le persone, ad  esempio , per una minima disgrazia , o nella propria vita, o in altri  campi,  o traumi subiti o per nascita hanno delle difficoltà motore o comunque  persone che hanno una qualsiasi tipo di difficoltà a livello  Sociale , Economico, culturale ecc.. vengono iniziati ad una seria di trafile para-assistenziali , appunto , dove spesso anche  e soprattutto a burocrazia e i documenti  di:  identità, invalidità, disabilità, infermità, immaturità trovano una  sede stabile negli enti comunali, nei servizi sociali, nelle AUSL cc..  si instaurano nella vita di queste persone , che vengono marchiate e che  vengono ostacolate nella loro dignità umana, non rispettate .
Si perché per me , che scrivo, il rispetto della persona  Umana  ,si vede in primis se non si soffoca una persona con lanternino o con  il piatto d’argento, ma si da un consiglio , al massimo, non la si  sostituisce nelle proprie difficoltà, e così penso allo stesso modo  dell’assistenzialismo infermieristiche all’italiana o comunque ,  specificatamente pressante , in italia per via di vari fattori esogeni  che non riguardano le singole persone, ma una serie di giri esterni,  come un sociale precostruito , noi abbiamo soggetti come :
-          - Chiesa Cattolica 
-         -  Cooperative Socio-assistenziali
Che,  con le loro gerarchie , traffici , conoscenze varie ce la fanno a fare  sopravvivere un giro di para assistenzialismo incredbile.. a cominciare  da primi .. 
Chiesa cattolica :
lo  stile prettamente perbenista , moralista e Cristico della chiesa , che  detiene per lo meno il 50% di tutti i circoli di volontariato,  associazioni di beneficenza, opere di carità e bene ecc..l’assistenza  non a caso, nasce appunto in concomitanza con la chiesa ..  
ed  è per questo secondo me.. che non ci si riesce a slegare da un idea di  assistenza da infermiere e non da aiuto con rispetto della persona ,  ascolto semmai , mediazione, sono le parole che dovrebbero essere  trattate , mentre sembra quasi che questi giri facciano comodo agli  stessi servizi sociali o comuni per mandare avanti le loro baracche  fiscali. Intanto ,semmai chi ha veramente bisogno di un sussidio, di un  aiuto economico non viene nemmeno ascoltato o lasciato in seconda  linea.Io credo specificatamente che ci sarebbero molte cose da  migliorare e modificare in questo paese!!!ne ho viste di cotte e di  crude in questi anni..  a cominciare dalle parrocchie  appunto,che in collaborazione con centri , con associazioni ecc..  riescono a produrre festival per persone down, disabili , progetti di  sostegno economico , casa, lavoro .. mi sono chiesta dunque .. come  fanno??
Bene,  avrei la risposta anche qui.. tempo fa mi ritrovai a parare con  compagni di università circa un esame che avrei dovuto affrontare , si  parlava di storia contemporanea e geopolitica, il discorso si trasferì  sulle differenze religiose dei vari paesi e delle lotte e battaglie che  si fecero. Cos intrapresi appunto il discorso dei crociati.. mi venne  raccontata un fatto per cui queste persone aveva contatto con un gesuita  della zona e che questi aveva un sacco di contatti con reti, nodi,  collegamenti , associazioni per trovare lavoro a queste persone. Insomma  mi venne da dire ... ed i Gesuiti??Eh si, parrocchiani che con la scusa  della misericordia divina trovano tutti gli agganci possibili e ti  possono aiutare nelle tue sofferenze??
Suvvia..ma  che storia è questa? Ed ecco che il discorso si fa più affinato e viene  fuori che questi parrocchiani potrebbero addirittura trovare lavoro a  ragazzi che ne facessero richiesta appunto come : tutor, assistenti,  educatori .. per la loro rete parrocchiale , o per volontariato del  signore.. 
Allora io mi sono detta .. ecco , qui mi sa che c’è  un'altra  presa per i fondelli in atto.. non solo questi sedicenti parrocchiani  ti trovano il lavoro anche se non possiedi un diploma , bensì ti creano  una serie di collegamenti per cui  non anche se non hai  studiato professionalmente loro ti possono aiutare nel trovare lavoro  nella buona sorte dei buoni samaritani , aiutando gli indigenti,  diseredati , persone con difficoltà (come dire i più forti e facoltosi  aiutano i meno facoltosi..) che è tutto dire perché la persona ha una  sua dignità e come tale , dovrebbe essere , nei soli casi in cui cioè  reale bisogno che si presenta ! inoltre c’è un altro fatto che mi  piacerebbe discutere in questo senso. Questi educatori tra l’altro ,  riescono, molto spesso ad assumersi incarichi  per i quali  vengono riconosciuti la professionalità, con semplici pochi tempi di  volontariato , mentre ad ed esempio, come io stessa ho potuto constatare  in prima persona , chiedendo e intervistando studenti  universitari  che frequentano in corso triennale in “assistente sociale” , se e come  sono state le modalità per reperire un lavoro al di fuori  dell’università , se hanno trovato lavoro o se al contrario hanno avuto  difficoltà. Questi, la maggior parte di essi, mi hanno risposto che non  sono risusciti a trovare ne un occupazione nel loro campo e che  oltretutto , terminati i tre anni di università , avrebbero dovuto  sostenere questo esame per il quale si è riconosciuti come assistenti  sociali a tutti gli effetti .. e che sarebbe stato completamente  difficile , in  effetti molti di loro , intervistandoli ,  non avevano superato il suddetto per cui sia l’amarezza che il  nervosismo che la tristezza  in questo senso…. Il problema è  che magari queste persona , appunto a differenza degli altri che  riescono ad entrare in quel settore  , si devono fare in  quattro e semmai tengono seriamente alla professione che andranno a  fare, non lo fanno per il semplice fatto che si devono sentire i buoni  samaritani come religione cattolica e parrocchia comandano. 
Quindi non è  il  fatto solo che c' è un ingiustizia sia nella professione  dell’assistenza anche dall’altra parte , quindi dalle persone che hanno  realmente bisogno di un assistenza o di un aiuto , questo non sempre  viene fatto il modo onesto , rispettoso e dignitoso .Non c’è comunque  solo il fattore religioso , parrocchiale , c’è anche da ricordare che  per tutte quelle situazioni difficili che le persone posso avere, qui in  Italia , non c’è una buona conoscenza .
Innanzitutto  , per essere riconosciuti come operatori sociali bisogna superare tutte  queste angustie fra situazioni come elencavo prima .. ossia tramite la  parrocchia o tramite associazioni sempre collegate con le stesse  parrocchie e con i comuni  che a loro volta si impegnano  con esse .. e così eccoli legati ad un lavoro fisso .. In ogni caso , se  si parla di assistenzialismo , in Italia , siamo ricchi di politiche ,  enti e appunto che collaborano per mantenere in piedi questa palese  situazione non di aiuto o assistenza, ma di una vera e propria  assistenza da nazareni e invece di lavorare per far si che le persone  arrivino a superare i loro momenti di difficoltà da soli.. è questo che  sembra dare fastidio e bloccare veramente tutte queste situazioni che  invece se messe in chiaro, dibattute in un qual senso ,  forse  qualcosa possono anche arrivare a far comprendere . faccio un esempio ,  l’idea di educatore, assistenza sociale, o comuque dell’operatore che  assista la persona o che si occupi del caso  in  modo  puramente burocratico paramedico , assistenziale , risulta sempre  prediletta rispetto ad esempio alla figura del sociologo .. 
si  veda solo l'esempio… in wikipedia cari utenti miei, il vocabolo  “sociologo” ad esempio non è nemmeno inserito , mentre l’assistente  sociale si. Molto probabilmente , la professione del Sociologo è meno  valrizzata, proprio per il fatto , che egli, a differenza  dell'assistente sociale o dell  Psicologo, non mantiene  specificamente in circolo le persone , le famiglie che segue, ma opera  in modo da fornire un suggerimento in modo Riflessivo , in modo che  realmente le persone, le famiglie , riescano a superare le difficoltà da  soli , con il solo aiuto di se stessa, in modo più Autonomo e quindi, a  parer mio.. più dignitoso e Umano possibile.
mi spiego meglio, innanzitutto con questo post non voglio scagliarmi contro gli assistenti per nessun motivo , nemmeno intendo fare tutt’un erba un fascio , vorrei semplicemente porre all’attenzione i lettori del mio sito a riflettere su queste tematiche che ora più che mai , stanno irrompendo nella fitta trama della nostra Società .sto proponendo sempre più’ interventi in questo blog, poichè la mia idea di fondo è quella dare una smossa a tutte queste situazioni che a mio avviso, rischiano di rimanere nel dimenticatoio. purtroppo in Italia vigono strane interpretazioni della sanità della persona del culto del bisogno e della diffida verso tuto ciò che differentemente si esprime n modalità indipendente e autosufficente (ribadisco, il discorso che ho avviato precedentemente..) Poi sicuro non vi è da dimenticare, il ruolo degli Psicologi… i quali anch’essi per l'appunto, collaborano con Gli stessi enti comunali, con associazioni, parrocchie, centri ec..
mi spiego meglio, innanzitutto con questo post non voglio scagliarmi contro gli assistenti per nessun motivo , nemmeno intendo fare tutt’un erba un fascio , vorrei semplicemente porre all’attenzione i lettori del mio sito a riflettere su queste tematiche che ora più che mai , stanno irrompendo nella fitta trama della nostra Società .sto proponendo sempre più’ interventi in questo blog, poichè la mia idea di fondo è quella dare una smossa a tutte queste situazioni che a mio avviso, rischiano di rimanere nel dimenticatoio. purtroppo in Italia vigono strane interpretazioni della sanità della persona del culto del bisogno e della diffida verso tuto ciò che differentemente si esprime n modalità indipendente e autosufficente (ribadisco, il discorso che ho avviato precedentemente..) Poi sicuro non vi è da dimenticare, il ruolo degli Psicologi… i quali anch’essi per l'appunto, collaborano con Gli stessi enti comunali, con associazioni, parrocchie, centri ec..
Coperative Socio-Assistenziali
Sulle  cooperative sociali ho già speso alcune considerazioni in precedenti  post, ora mi limito a ribadire , che anch'essi sono fra i soggetti  giuridici che , in collaborazione con Servizi sociali ed enti del comune  o di regione, hanno un loro ruolo nel trovare un ubicazione alle  persone che si trovano in difficoltà , ma lo fanno in modo viscido ,  appunto da sostenitori dell'apparente difficoltà deel loro socio (spesso  , considerato disabile, provo di autonomia sia motoria che decisionale )  ; per non parlare dei farmaci e del loro giro (sia economico che di  altro tipo ..) 
trovate comunque tutto qua.. a questo link:
Onlus  e volontariato (sempre a sfondo religioso ..) trovano spesso ubicazione  in questo senso , quindi , vi sono molte associazione che avrebbero  come obbiettivo primario , quello di sostenere gli indigenti , i malati ,  i disabili .. insomma che appunto si trascinano addietro lo spirito  Nazareno Maiano, gesuita, Cristiano del fare dell bene .. mentre , molto  spesso, come dicevo prima , trovano più lavoro Educatori e formatori  con Diploma superiore o media , piuttosto chi ha realmente studiato  queste materie..  e d'altra parte , queste persone per cui  ovviamente , dato il fatto che gli viene sottratta ogni possibilità di  arrangiarsi , non possono fare altro che adeguarsi alla loro stuazione..
Conclusone 
e' tutta una ruta che gira e relega le persone in un  vasto  circolo di passaggi, ritmi obbligati, burocrazie , certificati, nodi ,  reti .. insomma non so davvero cosa sia meglio tra : parrocchia,  psicologi, centri, cooperative  e tutti questi giri di comodo, parata , e conoscenze , speculazioni.. una vera schifezza .. 
certo .. siamo in Italia .. 
 
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