mercoledì 7 settembre 2011

ASSISTENZIALISMO, INFERMIERISTICA IN ITALIA

Siamo in Italia .. è quale altro paese al mondo , se non il nostro , conoscono politiche assistenziali e infermieristiche , dotate ( e badate bene ) di sani principi Cattolici . guai a chi li tocca..
Ho intitolato così il mio post, non a caso..ed ho aggiunto  infermieristica .. eh si , perchè il discorso che sto per affrontare , ha per principio , il fatto che fare assistenza dovrebbe essere un optional nei reali casi di emergenza , da parte degli operatori sociali, enti e servizi, i quali appunto dovrebbero assistere , si , ma nei casi di vera e propria necessità. Sarebbe un discorso ben lungo ed articolato da affrontare, ho provato non già con post precedenti a questo (vedi disabili , cooperative . *)
In questo lavoro , vorrei affrontare il tema dell’assistenzialismo da sistema protezionistico a moralistico-cattolico, conservatore , parrocchiale .
Purtroppo haimè, in Italia se ne vedono molti di casi in cui le persone, ad esempio , per una minima disgrazia , o nella propria vita, o in altri  campi, o traumi subiti o per nascita hanno delle difficoltà motore o comunque persone che hanno una qualsiasi tipo di difficoltà a livello  Sociale , Economico, culturale ecc.. vengono iniziati ad una seria di trafile para-assistenziali , appunto , dove spesso anche  e soprattutto a burocrazia e i documenti  di: identità, invalidità, disabilità, infermità, immaturità trovano una sede stabile negli enti comunali, nei servizi sociali, nelle AUSL cc.. si instaurano nella vita di queste persone , che vengono marchiate e che vengono ostacolate nella loro dignità umana, non rispettate .
Si perché per me , che scrivo, il rispetto della persona  Umana ,si vede in primis se non si soffoca una persona con lanternino o con il piatto d’argento, ma si da un consiglio , al massimo, non la si sostituisce nelle proprie difficoltà, e così penso allo stesso modo dell’assistenzialismo infermieristiche all’italiana o comunque , specificatamente pressante , in italia per via di vari fattori esogeni che non riguardano le singole persone, ma una serie di giri esterni, come un sociale precostruito , noi abbiamo soggetti come :

-          - Chiesa Cattolica
-         -  Cooperative Socio-assistenziali

Che, con le loro gerarchie , traffici , conoscenze varie ce la fanno a fare sopravvivere un giro di para assistenzialismo incredbile.. a cominciare da primi .. 

Chiesa cattolica :
lo stile prettamente perbenista , moralista e Cristico della chiesa , che detiene per lo meno il 50% di tutti i circoli di volontariato, associazioni di beneficenza, opere di carità e bene ecc..l’assistenza non a caso, nasce appunto in concomitanza con la chiesa .. 

ed è per questo secondo me.. che non ci si riesce a slegare da un idea di assistenza da infermiere e non da aiuto con rispetto della persona , ascolto semmai , mediazione, sono le parole che dovrebbero essere trattate , mentre sembra quasi che questi giri facciano comodo agli stessi servizi sociali o comuni per mandare avanti le loro baracche fiscali. Intanto ,semmai chi ha veramente bisogno di un sussidio, di un aiuto economico non viene nemmeno ascoltato o lasciato in seconda linea.Io credo specificatamente che ci sarebbero molte cose da migliorare e modificare in questo paese!!!ne ho viste di cotte e di crude in questi anni..  a cominciare dalle parrocchie appunto,che in collaborazione con centri , con associazioni ecc.. riescono a produrre festival per persone down, disabili , progetti di sostegno economico , casa, lavoro .. mi sono chiesta dunque .. come fanno??
Bene, avrei la risposta anche qui.. tempo fa mi ritrovai a parare con compagni di università circa un esame che avrei dovuto affrontare , si parlava di storia contemporanea e geopolitica, il discorso si trasferì sulle differenze religiose dei vari paesi e delle lotte e battaglie che si fecero. Cos intrapresi appunto il discorso dei crociati.. mi venne raccontata un fatto per cui queste persone aveva contatto con un gesuita della zona e che questi aveva un sacco di contatti con reti, nodi, collegamenti , associazioni per trovare lavoro a queste persone. Insomma mi venne da dire ... ed i Gesuiti??Eh si, parrocchiani che con la scusa della misericordia divina trovano tutti gli agganci possibili e ti possono aiutare nelle tue sofferenze??

Suvvia..ma che storia è questa? Ed ecco che il discorso si fa più affinato e viene fuori che questi parrocchiani potrebbero addirittura trovare lavoro a ragazzi che ne facessero richiesta appunto come : tutor, assistenti, educatori .. per la loro rete parrocchiale , o per volontariato del signore..
Allora io mi sono detta .. ecco , qui mi sa che c’è  un'altra presa per i fondelli in atto.. non solo questi sedicenti parrocchiani ti trovano il lavoro anche se non possiedi un diploma , bensì ti creano una serie di collegamenti per cui  non anche se non hai studiato professionalmente loro ti possono aiutare nel trovare lavoro nella buona sorte dei buoni samaritani , aiutando gli indigenti, diseredati , persone con difficoltà (come dire i più forti e facoltosi aiutano i meno facoltosi..) che è tutto dire perché la persona ha una sua dignità e come tale , dovrebbe essere , nei soli casi in cui cioè reale bisogno che si presenta ! inoltre c’è un altro fatto che mi piacerebbe discutere in questo senso. Questi educatori tra l’altro , riescono, molto spesso ad assumersi incarichi  per i quali vengono riconosciuti la professionalità, con semplici pochi tempi di volontariato , mentre ad ed esempio, come io stessa ho potuto constatare in prima persona , chiedendo e intervistando studenti  universitari che frequentano in corso triennale in “assistente sociale” , se e come sono state le modalità per reperire un lavoro al di fuori dell’università , se hanno trovato lavoro o se al contrario hanno avuto difficoltà. Questi, la maggior parte di essi, mi hanno risposto che non sono risusciti a trovare ne un occupazione nel loro campo e che oltretutto , terminati i tre anni di università , avrebbero dovuto sostenere questo esame per il quale si è riconosciuti come assistenti sociali a tutti gli effetti .. e che sarebbe stato completamente difficile , in  effetti molti di loro , intervistandoli , non avevano superato il suddetto per cui sia l’amarezza che il nervosismo che la tristezza  in questo senso…. Il problema è che magari queste persona , appunto a differenza degli altri che riescono ad entrare in quel settore  , si devono fare in quattro e semmai tengono seriamente alla professione che andranno a fare, non lo fanno per il semplice fatto che si devono sentire i buoni samaritani come religione cattolica e parrocchia comandano.


Quindi non è  il fatto solo che c' è un ingiustizia sia nella professione dell’assistenza anche dall’altra parte , quindi dalle persone che hanno realmente bisogno di un assistenza o di un aiuto , questo non sempre viene fatto il modo onesto , rispettoso e dignitoso .Non c’è comunque solo il fattore religioso , parrocchiale , c’è anche da ricordare che per tutte quelle situazioni difficili che le persone posso avere, qui in Italia , non c’è una buona conoscenza .
Innanzitutto , per essere riconosciuti come operatori sociali bisogna superare tutte queste angustie fra situazioni come elencavo prima .. ossia tramite la parrocchia o tramite associazioni sempre collegate con le stesse parrocchie e con i comuni  che a loro volta si impegnano con esse .. e così eccoli legati ad un lavoro fisso .. In ogni caso , se si parla di assistenzialismo , in Italia , siamo ricchi di politiche , enti e appunto che collaborano per mantenere in piedi questa palese situazione non di aiuto o assistenza, ma di una vera e propria assistenza da nazareni e invece di lavorare per far si che le persone arrivino a superare i loro momenti di difficoltà da soli.. è questo che sembra dare fastidio e bloccare veramente tutte queste situazioni che invece se messe in chiaro, dibattute in un qual senso ,  forse qualcosa possono anche arrivare a far comprendere . faccio un esempio , l’idea di educatore, assistenza sociale, o comuque dell’operatore che assista la persona o che si occupi del caso  in  modo puramente burocratico paramedico , assistenziale , risulta sempre prediletta rispetto ad esempio alla figura del sociologo ..
si veda solo l'esempio… in wikipedia cari utenti miei, il vocabolo “sociologo” ad esempio non è nemmeno inserito , mentre l’assistente sociale si. Molto probabilmente , la professione del Sociologo è meno valrizzata, proprio per il fatto , che egli, a differenza dell'assistente sociale o dell  Psicologo, non mantiene specificamente in circolo le persone , le famiglie che segue, ma opera in modo da fornire un suggerimento in modo Riflessivo , in modo che realmente le persone, le famiglie , riescano a superare le difficoltà da soli , con il solo aiuto di se stessa, in modo più Autonomo e quindi, a parer mio.. più dignitoso e Umano possibile.

mi spiego meglio, innanzitutto con questo post non voglio scagliarmi contro gli assistenti per nessun motivo , nemmeno intendo fare tutt’un erba un fascio , vorrei semplicemente porre all’attenzione i lettori del mio sito a riflettere su queste tematiche che ora più che mai , stanno irrompendo nella fitta trama della nostra Società .sto proponendo sempre più’ interventi in questo blog, poichè la mia idea di fondo è quella dare una smossa a tutte queste situazioni che a mio avviso, rischiano di rimanere nel dimenticatoio. purtroppo in Italia vigono strane interpretazioni della sanità della  persona del culto del bisogno e della diffida verso tuto ciò che differentemente si esprime n modalità indipendente e autosufficente (ribadisco, il discorso che ho avviato precedentemente..) Poi sicuro non vi è da dimenticare, il ruolo degli Psicologi… i quali anch’essi per l'appunto, collaborano con Gli stessi enti comunali, con associazioni, parrocchie, centri ec..

Coperative Socio-Assistenziali
Sulle cooperative sociali ho già speso alcune considerazioni in precedenti post, ora mi limito a ribadire , che anch'essi sono fra i soggetti giuridici che , in collaborazione con Servizi sociali ed enti del comune o di regione, hanno un loro ruolo nel trovare un ubicazione alle persone che si trovano in difficoltà , ma lo fanno in modo viscido , appunto da sostenitori dell'apparente difficoltà deel loro socio (spesso , considerato disabile, provo di autonomia sia motoria che decisionale ) ; per non parlare dei farmaci e del loro giro (sia economico che di altro tipo ..)


trovate comunque tutto qua.. a questo link:


Onlus e volontariato (sempre a sfondo religioso ..) trovano spesso ubicazione in questo senso , quindi , vi sono molte associazione che avrebbero come obbiettivo primario , quello di sostenere gli indigenti , i malati , i disabili .. insomma che appunto si trascinano addietro lo spirito Nazareno Maiano, gesuita, Cristiano del fare dell bene .. mentre , molto spesso, come dicevo prima , trovano più lavoro Educatori e formatori con Diploma superiore o media , piuttosto chi ha realmente studiato queste materie..  e d'altra parte , queste persone per cui ovviamente , dato il fatto che gli viene sottratta ogni possibilità di arrangiarsi , non possono fare altro che adeguarsi alla loro stuazione..


Conclusone
e' tutta una ruta che gira e relega le persone in un  vasto circolo di passaggi, ritmi obbligati, burocrazie , certificati, nodi , reti .. insomma non so davvero cosa sia meglio tra : parrocchia, psicologi, centri, cooperative  e tutti questi giri di comodo, parata , e conoscenze , speculazioni.. una vera schifezza ..
certo .. siamo in Italia ..


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