venerdì 6 gennaio 2012

Senegalesi uccisi, Firenze a lutto

Senegalesi uccisi, Firenze a lutto
Far west nel capoluogo toscano. Un uomo ha ucciso due senegalesi in piazza Dalmazia e ne ha ferito un terzo. Dopo poco più di un'ora, ha sparato nuovamente in piazza del Mercato Centrale a Firenze, ferendo gravemente altri due ambulanti. Sono intervenute le forze dell'ordine che hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con l'uomo, Gianluca Casseri, 50 anni. Questi ha poi rivolto l'arma contro di sé uccidendosi. Sabato si svolgerà una manifestazione di protesta della comunità senegalese


FIRENZE -
È di 3 morti e 3 feriti il bilancio delle due sparatorie di oggi a Firenze. L'attentatore è un 50enne di Pistoia, estremista di destra, Gianluca Casseri.
Intorno alle 12.30 di ieri ha sparato a 3 senegalesi in piazza Dalmazia, uccidendone due e ferendone gravemente un terzo. Poi è fuggito sulla sua Polo grigia. Un paio di ore dopo Casseri ha aperto il fuoco contro altri due senegalesi nella zona di piazza del Mercato centrale, ferendoli gravemente, quindi durante un conflitto a fuoco con la polizia ha puntato contro di sé la stessa arma, una 357 Magnum, e si è ucciso. Sconosciuti al momento i motivi del gesto.


E potrebbe rimanere paralizzato Moustapha Dieng, 34 anni, il senegalese 'superstite', gravemente ferito, nel primo agguato a piazza Dalmazia.Secondo quanto si apprende da ambienti sanitari, Dieng è stato raggiunto da due colpi di pistola. Un proiettile lo ha preso di striscio, mentre un altro gli ha trapassato il torace, entrando dall'alto e raggiungendo due vertebre dorsali. Ricoverato all'ospedale di Careggi, per lui la prognosi resta riservata.
Gli altri due feriti, raggiunti da colpi di pistola al torace e all'addome, non sarebbero in pericolo di vita e sono stati ricoverati all'ospedale di Santa Maria Nuova.


Nato in provincia di Pistoia, Casseri faceva il ragioniere e allo stesso tempo era un appassionato scrittore con simpatie neonaziste, pagane, antisemite e razziste. Aveva fondato la rivista 'La Soglia', ed era membro dell'associazione culturale 'La Runa'. Simpatizzava con CasaPound. Amava i fumetti e i film di fantascienza, e i libri di Lovecraft. Nel suo saggio ''I protocolli del Savio di Alessandria'' rilancia la teoria antisemita del complotto mondiale degli ebrei, e le tesi negazioniste sull'Olocausto. Tra le altre sue passioni letterarie, Nietzsche, Jung e Evola. Ha anche scritto un libro, 'La Chiave del Caos', in cui le solite tematiche negazioniste e razziste si intrecciano con esoterismo e magia.


È sconvolta la comunità senegalese di Firenze: oltre 250 di loro hanno dato vita a un corteo. Un esponente storico della comunità, Pape Diaw, è stato ricevuto dal prefetto Paolo Padoin. In prefettura sono giunti anche il sindaco, Matteo Renzi, ed il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Durante il corteo, in precedenza, si erano registrati gesti vandalici dettati dalla rabbia, e in molti avevano gridato slogan come ''Italia razzista'' e ''maledetti italiani''. Poco dopo che si è diffusa la notizia della morte di Casseri, alcuni senegalesi non volevano credere che l'attentatore fosse effettivamente deceduto. Per non esacerbare gli animi, la polizia ha acconsentito che un connazionale scendesse nel parcheggio del Mercato Centrale e sincerarsi dell'effettiva morte dell'uomo; quindi, ha annunciato agli altri senegalesi che Casseri era davvero morto.


Giorgio Napolitano ''si è fatto interprete del diffuso sentimento di ripudio di ogni predicazione e manifestazione di violenza razzista e xenofoba''. Napolitano, rende noto il Colle, ha appreso ''con profondo turbamento e dolore le drammatiche notizie sull'episodio di violenza consumatosi oggi a Firenze''.
''Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - si legge nella nota del Quirinale - ha appreso con profondo turbamento e dolore le drammatiche notizie sull'episodio di violenza consumatosi oggi a Firenze con il barbaro assassinio di due lavoratori stranieri. Il Capo dello Stato si è fatto interprete del diffuso sentimento di ripudio di ogni predicazione e manifestazione di violenza razzista e xenofoba esprimendo, per il tramite del Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sentito cordoglio alle famiglie delle vittime di questa cieca esplosione di odio. È sempre più urgente l'impegno di tutte le Autorità politiche e della società civile per contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarietà del nostro Paese''.
"A nome della città di Firenze ho proclamato il lutto cittadino per oggi, 14 dicembre". Lo scrive, sul suo profilo Facebook, il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Un provvedimento adottato per commemorare la morte di due senegalesi, uccisi nel mercato di piazza Dalmazia. "Abbiamo annullato le cerimonie e chiediamo ai lavoratori - continua Renzi - di osservare a inizio turno un minuto di raccoglimento per Mor e Modou. Chiediamo ai commercianti di abbassare dieci minuti le saracinesche dalle 12, orario della sparatoria. Chiedo alle scuole di promuovere un momento di riflessione nelle classi contro il razzismo. Alle 17 con il Ministro Riccardi e le autorità istituzionali incontreremo la comunità senegalese".
fonte: http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-0d967dfa-ed20-409b-99ae-f84ec113ffe2.html

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