Foglie d'autunno. |
Fresche d'inverno, secche d'estate, fiorite di primavera, foglie d'autunno cader dall'albero che anche lui aspetta il freddo ed il gelo;Calme d'inverno, arzille d'estate, colorate di primavera, foglie d'autunno non più sfoggiar, il dolce mantello estivo, che or scivolar con esse, dolcemente a terra. Pallide d'inverno, profumate d'inverno, profumate d'estate amaliate in prmavera, foglie d'autunno, scioglier candidamente la lor tiepida e pur fioca luce, scivolar dolcemente in un lungo letargo infinito; dormiglione d'inverno, sveglie d'estate, sognanti di primavera, foglie d'autunno, coricarsi, cadendo nel più basso, nalla gentil dimora che ansiosa le attende, la terra. |
Quattro venti. |
Ancora di salvezza, la mia vita orsù sciupata; mi ritrovo or qui, immersa nei mie pensieri, una bella donna d'oltremare fui, un tempo, che tutti gli uomini volevan aver; ninfa dell'olimpo, bella ed infinitamente affascinante. Quattro venti, d’Amore, quattro venti, tiran nel mio cuore, i problemi saltan fuori tutti quanti, tutti insieme: quando mai potrò, ritornar ad amare ostentamente? Luce e tristezza, candida carezza a mio padre feci, quando andai via da Atene, oggi qui tra catene, pesanti della vitam mi ritrovo sol mi ritrovo stordita in una strada senza via d’uscita. Quattro venti intrecciati, l'un l'altro si mischiano e donan a me quattro anime vaganti, come ombre, come canti, tutti quanti, tutti insieme: quando mai potrò, ritornar ad amar astentamente? Profumo intenso, provocato nell’immenso templio mio antico; petali di rose, che svolazzan come trepide farfalle a suon di tuoni e di campane. Si alzan e non smettan più di sognare come me a quel tempio. Quattro venti Entran in me, da ogni parte della mia anima escon senza recar danno, tutti quanti, tutti insieme: quando mai potrò, ritornar ad Amar ostentamente? |
Vuoto. |
Sola, in questa stanza, penso all'Amore mio perduto. Strana, percepisco il senso di dolci parole, le parole d'Amore e di accesso ad una vita un po' più bella: la paura di lasciar un vuoto, vuoto in me, vuoto perseverante non se ne va, vuoto vero, vuoto nero a suon di colori e magie, luce soffusa inscurisce la mia anima, la mia anima non vule darsi alla bella vita, di tuti i giorni. pazza, folle, continuo a sognare la mia vecchia madre partia l’Ellenica Ellena nazione che lascio alle spalle, “Thalassa….”, la canzone che mio padre mi cantava: il mare, mi diceva, voleva dire la parola in quella mia lingua madre, ma un vuoto tremendo, un vuoto oscuro, vuoto nascente, vuoto impaziente, non mi lasciò via d’uscita, in questa mia vita, la mia vita ostinata. |
Tradire. |
Tradire un'emozione, il ricordo, di un amore, di te;lasciare uno spirito, morire l'addio fugace; respirare il fuoco della passione, amante rivale dell’odio, quale ancora di salvezza, ed umile speranza, dell’amore; Ridare, una libertà, al mio cuore ormai impassibile al suo destino, futuro, vicino immobile pensiero, di ali nel cielo il giorno ed occhi stellati la notte, come i tuoi verso me fonte : http://www.calypso.it/web4/poesia/poesia151.htm |
mercoledì 28 febbraio 2001
Raccolta poesie di: Samantha Buldrini
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